Il controverso rapporto tra agopuntura ed evidenza scientifica

Se cercassimo di convincere il più scettico dei  nostri amici che nella parte più alta del suo addome si trova un organo di colore rosso bruno scuro, chiamato fegato, lui risponderebbe: "Dimostramelo!"
Per prima cosa gli faremmo un’ecografia spiegandogli che le onde degli ultrasuoni rimbalzano sul suo fegato come l'eco della voce sulla parete della montagna, che sono convertite dal computer nelle immagini che ora sta vedendo sul monitor: la capsula del fegato, i suoi lobi, l’annesso albero biliare e la vescica biliare stessa.
Ma se dopo questo esame egli fosse ancora incredulo, anche perché non gli abbiamo dimostrato affatto che il colore del fegato è rosso bruno scuro, potremmo portarlo ad assistere a una dissezione anatomica, la quale cancellerebbe ogni dubbio.
Allo stesso modo, se gli raccontassimo che, nella teoria dei meridiani dell’agopuntura, il suo dito pollice è collegato al suo polmone, e il secondo dito del piede allo stomaco (vedi immagini sotto), anche per queste affermazioni lui ci chiederebbe certamente una dimostrazione.
Allora noi gli mostreremmo subito una delle dozzine di mappe dei meridiani dell’agopuntura che possediamo. Punteremmo il dito sulle linee disegnate sulla cute, che partono dal torace e dalla faccia, passano per il polmone e lo stomaco, e finiscono al pollice e al secondo dito del piede, proprio come abbiamo dichiarato.
E cosa sarebbe se il nostro amico commentasse che si tratta solo di disegni che non provano niente? E se provocatoriamente dicesse che lui stesso potrebbe disegnare linee simili che collegano il polmone al mignolo invece che al pollice e lo stomaco all’alluce invece che al secondo dito del piede?
Dopo questa sua critica, si accontenterebbe se gli dicessimo che i meridiani sono stati disegnati dai grandi medici del passato e che una prova della loro esistenza è logicamente deducibile dall’efficacia clinica dell’agopuntura? Crederebbe agli studi che "provano" che stimolando i punti su quelle linee si curano le malattie del polmone e dello stomaco più di quelle della vescica e del pancreas?
A quale semplice e immediato test come l’ecografia potremmo sottoporlo per dotare le nostre affermazioni di un razionale convincente? Quale evidenza indiscutibile come una dissezione anatomica potremmo mettergli davanti agli occhi per dimostrare che i meridiani dell’agopuntura esistono realmente?

La risposta per il momento è: "NESSUNA!"

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Il solo esperimento da me conosciuto che, ripetuto su larga scala e risultato vero per tutti i meridiani di agopuntura, potrebbe davvero riaprire la discussione sullo stato di non-evidenza dell'agopuntura, è riportato nel seguente articolo (poi smentito da Litscher):

https://www.medicalacupuncture.org/aama_marf/journal/vol16_2/article_5.html